Il senso della bellezza

Arte e ricerca scientifica si rincorrono e dialogano nel documentario di Jalongo, che parte dagli ambienti e dagli studiosi del CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare) di Ginevra per aprire ai linguaggi che artisti di tutto il mondo esplorano per dare una forma al metafisico.

Oggi la sfida affascinante di artisti e scienziati è stimolare il pensiero a immaginare o meglio ipotizzare non solo l’ignoto e l’invisibile, ma quello che non è percepibile dai cinque sensi e neanche più riconducibile a rappresentazione.

La videocamera si addentra nel misterioso, quasi sacrale laboratorio internazionale di ricerca fisica che ha scritti nel proprio statuto la pubblicità dei risultati e la cooperazione internazionale. E ovviamente si avvicina all’LHC (Large Hadron Collider), la “macchina poetica”, l’acceleratore di particelle che permette di avvicinarci il più possibile al Big Bang, per capirne l’evoluzione. Da un prima parte che indaga i luoghi, le persone, la convivenza pacifica all’interno di questa comunità che come un alveare lavora alla conoscenza, la costante della voce fuori campo di Jalongo passa poi a concentrarsi sull’indagine sul senso delle leggi della Natura, ma anche il senso dell’uomo nello stare al mondo dentro quelle leggi.